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mi sono costretto a fare lo stupido per poter sembrare un po' più uomo

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non penso mai quel che dico

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vorrei poter sognare a occhi aperti per poter pensare che ciò che vivo sia davvero ciò che voglio

oriente

è un bambino che non sai capire

oriente

è la rivelazione di un'alba

oriente

è la rivelazione di un colore, di un immaginario

la sfiga mi perseguita.... rovina quel poco che basta le mie grandi fortune

non sono immaturo

sono solo estremamente ignorante

ed è come se sognassi in continuazione: dimentico quello che mi accade dopo pochi minuti e mi rimane solo una sensazione di vita... non un vero ricordo

tutto ciò che poteva

tutto ciò che non doveva

ti amo in maniera disordinata e non mi restano che atomi di te

sono vegetariano da quando amo le piante

tu ti arrabbi perché io mi arrabbio.... la vuoi smettere di imitarmi?

da piccolo sognava di avere un cavallo da febbre per scuolare la marina

bella questa canzone... sembra una suoneria

schivo per te melograni e mi ritrovo ricoperto di farina di pesce

recondito

amava fino al punto di scoppiare di odio

comprese la sua vera statura nel piegarle i pantaloni

mistura

cadenzato come eserciti di staffilococcoli leggeva signori chiusi in borse policarbonate opache, con le parche che si scambiano i ruoli e lasciano tutto a damocle il quale, nascosto, trasogna fuori di sé

homo

quell'uomo non era né carne né pesce, ma per cena gli piaceva mangiarsi entrambi

così dolce che avrei voluto ucciderla per scioglierla nel mio cappuccino

ti cerco ma non mi trovi più

ci toccherà cambiarci

ho ragione io

hai ragione tu

due ragioni fanno un torto

abbiamo perso entrambi

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così snob che si permetteva persino di usare maglioncini leggermente sporchi

inerzia e principi senza fini

così pigro che non smise mai di correre

mnemocariosi

confondo pensieri parole opere e omissioni
confondo persone dialoghi eventi e situazioni
la stessa cosa l'ho vissuta con te e con te e con te
l'ho vissuta con me con me e con me
dirigo maldestro le mie personalità
imito male me stesso dimentico di passarmi a prendere
la mia memoria il mio essere son rimasti a spasso
abbiamo preso direzioni diverse
su diversi sistemi di riferimento

e a me manca un osservatore fisso
io che non ho occhi che per tre

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ho un auto futurista parcheggiata in divieto di posta

appunti

io gli appunti ora li prendo così

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si credeva così perfetto che credeva persino di simulare dei grossi difetti

la sua ignoranza era tale che sconfinava con l'erudizione

continuò per tutto il giorno a frequentare il bagno quando si accorse che i piedi bagnati stimolavano la diuresi

a volte non succede

prepari tutto accuratamente. fai di tutto per essere perfetto, puntuale in ogni cosa. e poi, quasi senza un perché, ti ritrovi nei luoghi designati in orari diversi.
nulla pare cambiato nella sostanza, ma ti rodono un po' tutte quelle incomprensioni per farti venire a prendere.

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digitalogic

compresso tra un futuro e il suo passato,
fissò un momento che ne fissava un altro,
come un amante che, durante il bacio,
guarda lei controllare che non arrivi lui

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per mantenere un alto livello di fortuna viveva periodicamente delle piccole sfighe

inner eye

nel tentativo di guardarsi dentro si scavò il nervo ottico

le sue seghe mentali erano così potenti che eiaculava frasi senza senso e reazioni sgrammaticate

due

così stanco che si addormentò durante la caduta.

così dimentico che l'oblio lo prese da davanti.

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come una cerretti ematica tu te ne stai senza scarpe parlando di promesse che non arriveranno mai alla fine, come fotocopie ritardatarie.

l'homme qui aimait les femmes

le gambe delle donne sono dei compassi che misurano il globo terrestre in ogni direzione, conferendogli l'equilibrio e l'armonia che gli sono propri

grazie arthur cravan grazie donne

hommes de belles femmes

l'uomo è colui il quale, quando collassa ma anche no, dà la colpa agli altri.

la donna è colei la quale quando dà la colpa agli altri fa puntini...

cercavo malattie mentali da attribuirmi

ed ecco cosa mi viene diagnosticato

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fare la vittima non funziona mai con il tuo carnefice

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così cinicamente privo di fantasia che provava solo le sensazioni che gli dicevano si sarebbero dovute vivere

spremuta

strizzo gli occhi così forte che bevve il succo che ne uscì... solo lo trovò un po' salato

commenti

sto come un lapislazzulo scivolato via dalla gabbia che lo incastonava all'anello